Nel sistema Bacacier la struttura della copertura risulta essere costruita da una doppia orditura di travi: quelle principali con sezione filante ad altezza costante e quelle secondarie, arcarecci, con sezione a T di altezza costante, con appoggio ribassato sulle travi principali al fine di contenere l’altezza del pacchetto di copertura.
Il sistema Bacacier è ideale per la realizzazione di logistiche grazie al peso molto contenuto della copertura e al ridotto ingombro dei manufatti.
Con questo sistema è possibile realizzare maglie a partire da 18 m × 18 m utilizzando arcarecci di dimensione standard con altezza 80 cm; maglie superiori di 18 m × 25 m e 20 m × 25 m richiedono l’incremento dell’altezza dell’arcareccio a 100 cm.
Gli arcarecci vengono usualmente disposti con un interasse massimo di 6 m.
I fissaggi metallici tra travi principali e secondarie, nonché tra travi principali e pilastri, garantiscono la massima rigidità possibile alla struttura, in modo da assicurare la trasmissione degli sforzi orizzontali.
Le particolari maglie strutturali con carichi ridotti in fondazione consentono all’edificio di essere estremamente versatile ed economico.
La possibilità di disporre di ampi spazi funzionali alla movimentazione della merce e di altezze sufficientemente elevate consente l’ottimizzazione dello spazio da dedicare alle scaffalature interne.
Il sistema Bacacier garantisce tempi rapidi di produzione e di montaggio in cantiere. La struttura prefabbricata sostiene un manto di copertura formato da lamiere grecate con pendenza verso l’esterno dell’edificio per consentire il corretto deflusso delle acque meteoriche evitando il ristagno delle stesse.
Le coibentazioni possono essere realizzate con l’impiego di un isolamento in lana di roccia o in pannelli di EPS/XPS mentre l’impermeabilizzazione può essere realizzata con manti sintetici, TPO e PVC, oppure con la posa in opera di doppia membrana bituminosa.
Le stratigrafie possono variare in funzione delle diverse esigenze termoigrometriche dell’edificio. In caso di edificio riscaldato il manto di copertura viene realizzato per permettere una trasmittanza termica U=0.22 W/m2k.
È possibile inserire lucernari zenitali di grandi dimensioni e gli ENFC, evacuatori naturali di fumo e calore. Definendo opportunamente gli spessori della nervatura dell’arcareccio, si ottengono ottime prestazioni di resistenza al fuoco.