Utilizzo dei solai collaboranti in legno lamellare e calcestruzzo: tempi ridottissimi di posa e leggerezza. Progettazione antisismica con impiego di giunti “shock transmItter”.

Collaborazione virtuosa tra progettazione architettonica, progettazione strutturale
e impiantistica, con l’obiettivo di garantire la massima fruibilità dell’edificio.

Tra i più grandi complessi produttivi del settore a livello europeo, lo stabilimento del Gruppo Campari di Novi Ligure si estende su un’area di 200 mila mq, dei quali 40 mila coperti. Composto da un grande blocco monolitico, è suddiviso in due porzioni, che si sviluppano entrambe su una lunghezza di 200 m, separate da un “tunnel tecnologico”.

Rispetto a questo asse centrale, che costituisce la colonna vertebrale dello stabilimento, avviene la distribuzione degli spazi secondo la sequenza del flusso del processo produttivo. Lo stabilimento si collega a sud, mediante una tettoia in legno lamellare sopra la quale passano in un pipe-rack i condotti degli impianti, con la palazzina tecnologica. L’ingresso del complesso Campari si caratterizza per i due corpi delle palazzine uffici, a tre piani, collegate tra loro da una struttura a ponte, vero e proprio accesso allo stabilimento. La razionalità dell’intervento si legge anche attraverso la scelta del modulo strutturale prefabbricato a doppia pendenza.

200.000

mq l’area su cui si sviluppa l’intervento, di cui 40 mila coperti

Tra i più grandi complessi produttivi del settore a livello europeo, lo stabilimento del Gruppo Campari di Novi Ligure si estende su un’area di 200 mila mq, dei quali 40 mila coperti.

Composto da un grande blocco monolitico, è suddiviso in due porzioni, che si sviluppano entrambe su una lunghezza di 200 m, separate da un “tunnel tecnologico” largo 10 m e disposto su due livelli, che ospita al piano terra laboratori, servizi e magazzini, mentre al piano superiore sono posizionati i condotti degli impianti tecnologici. Rispetto a questo  asse centrale, che costituisce la colonna vertebrale dello stabilimento, avviene la distribuzione degli spazi secondo la sequenza del flusso del processo produttivo. Lo stabilimento si collega a sud, mediante una tettoia in legno lamellare sopra la quale passano in un pipe-rack i condotti degli impianti, con la palazzina tecnologica.

L’ingresso del complesso Campari si caratterizza per i due corpi delle palazzine uffici, a tre piani, collegate tra loro da una struttura a ponte, vero e proprio accesso allo stabilimento.

La razionalità dell’intervento si legge anche attraverso la scelta del modulo strutturale prefabbricato a doppia pendenza. Sono state utilizzate travi da 30 m con interasse da 10 m per i reparti dedicati ai magazzini e all’imbottigliamento, e travi da 24 m per le cantine. Il tunnel tecnologico ha solai da 10 m appoggiati su due file di pareti portanti prefabbricate. La copertura dell’edificio vede l’utilizzo di lamiere Aluzinc, con lucernari a raso che garantiscono un’illuminazione uniforme. Anche sotto il profilo architettonico l’edificio si segnala per la sua razionalità, data dal ritmo del movimento delle facciate, caratterizzato dal riproporsi di un disegno “a portale”, dimensionato sulla base del modulo di progettazione e rifinito in graniglia di marmo Zandobbio lavato. Questi portali si collocano in aggetto sulla superficie delle pareti sfondate in colore “blu Campari”, ora in cemento disegnato a quadrotti, ora interessata dalla presenza di portoni sezionali motorizzati, segnati da pensiline sporgenti e collegati da elementi traslucidi.