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Feltri Marone,
Marone, Brescia, Italia

A cinque anni dal terribile incendio che ha azzerato buona parte della sezione produttiva, nel settembre 2024 riapre, dopo un intenso e coraggioso lavoro di ricostruzione e rinnovamento, la sede storica dell’azienda Feltri Marone, con un incremento di superficie che permette al sito industriale di raggiungere gli attuali 12.500 mq di estensione.

L’intervento di ristrutturazione e ampliamento del comparto produttivo, che anticipa un’ulteriore espansione in programma per i prossimi anni, ha coinvolto una superficie costruita di circa 3.700 mq, distribuita su quattro piani, di cui tre fuori terra. Uno sviluppo inconsueto per un sito industriale, reso necessario dalla particolare e suggestiva posizione dell’azienda, stretta fra lago, ferrovia e collina urbanizzata.

Il progetto architettonico vede la firma dell’architetto e ingegnere Fabrizio Viola, fondatore dello studio Viola Associates di Palazzolo sull’Oglio, che ne ha anche curato l’ingegnerizzazione. A seguito di una gara indetta dalla proprietà, Moretti Modular Contractor è stata scelta per la gestione chiavi in mano dell’intera commessa. Perfezionata la progettazione delle strutture prefabbricate, Moretti ha poi realizzato le fondazioni in opera, ha prodotto e montato le strutture orizzontali, verticali e i tamponamenti, seguendo altresì la fornitura degli impianti tecnologici, elettrici e meccanici, con la sola eccezione dell’impianto antincendio.

La ricostruzione ha prestato particolare attenzione anche al tema della sostenibilità: l’edificio rientra infatti in classe energetica A, vanta un’ampia superficie di pannelli fotovoltaici in copertura e, per la realizzazione delle componenti prefabbricate, sono stati utilizzati materiali derivati da un percorso virtuoso di riciclo.

In termini di sicurezza, oltre alla cura dedicata al sistema antincendio, le strutture sono state pensate e realizzate seguendo i più aggiornati criteri antisismici.

Project: Viola Associates

NON CANCELLARE

Lo sviluppo in altezza dell’intervento – 4 piani di cui 3 fuori terra – è motivato dalla particolare collocazione dell’impianto industriale. L’orografia del declivio fronte lago e l’urbanizzazione compatta, unite alla viabilità stradale e ferroviaria, non consentono infatti un’ulteriore estensione in piano. Moretti ha affrontato la conseguente sfida strutturale realizzando uno scavo cospicuo, destinato ad ospitare le fondazioni in c.a. eseguite in opera. In fase di costruzione, la movimentazione delle componenti prefabbricate, in calcestruzzo, ha richiesto il ricorso a gru speciali di dimensioni ragguardevoli.

Si è adoperato un sistema prefabbricato standard per impianti produttivi: travi, pilastri, e due tipi di solai. Il progetto ha individuato i Tegoli a sezione omega rovesciato (Dallone) come soluzione più adatta per gli impalcati piani, considerando soprattutto le necessità di sostenere il peso considerevole dei macchinari che vi insistono; per le coperture, invece, si è optato per l’uso del Tegolo alare (Filante), in grado di garantire un’illuminazione naturale tramite l’installazione di shed. Grazie a tale soluzione l’ultimo piano risulta assai luminoso.

Per quanto concerne i tamponamenti, i pannelli prefabbricati in calcestruzzo sono stati studiati al fine di garantire, con spessore adeguato, il necessario taglio termico per il mantenimento di una temperatura gradevole, in estate come in inverno, all’interno degli spazi di lavorazione.
Moretti ha curato anche la realizzazione della parte impiantistica, elettrica e meccanica, con l’esclusione dell’impianto antincendio, in merito al quale il contributo si è limitato alla sola realizzazione in opera del serbatoio di riserva idrica al piano interrato.

In termini di sostenibilità ambientale, l’edificio rispetta gli standard necessari per l’attestazione di Classe energetica A, anche grazie all’ampia superficie di pannelli fotovoltaici posata in copertura. Moretti ha dedicato un’attenzione particolare al tema durante tutta la fase di produzione delle componenti prefabbricate. L’acciaio, infatti, è completamente riciclato, mentre per la composizione del calcestruzzo sono stati parzialmente adoperati inerti riciclati, i quali offrono una duplice opportunità a pari quantità di dosaggio: da un lato garantiscono un incremento di resistenza del calcestruzzo, e dall’altro dimostrano una maggiore performance in termini di rispetto dei requisiti ambientali minimi, CAM, previsti del Decreto 23/06/2022.

3.700 mq

la superficie dell’intervento di ristrutturazione e ricostruzione

 

4 piani

di cui 3 fuori terra

 

18 mesi

la durata complessiva dei lavori

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