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Gruppo Campari, Sesto San Giovanni, Milano, Italia - Moretti Modular Contractor

Gruppo Campari,
Sesto San Giovanni, Milano, Italia

La sede direzionale del Gruppo Campari a Sesto San Giovanni si configura come un significativo esempio di sinergia architettonica fra antico e moderno, all’interno di un progetto complessivo che non dimentica l’ecosistema e la vivibilità.

L’edificio si sviluppa su nove piani fuori terra per un totale di circa 12.000 mq e comprende una lobby di circa 1.500 mq e un museo di circa 1.000 mq collocato nella palazzina storica, oltre a due piani interrati per un totale di circa 12.000 mq. La struttura è interamente prefabbricata. Per i piani interrati si è utilizzato un sistema di travi, pilastri e solai in calcestruzzo. I piani fuori terra sono composti da una stecca di nove solai e da un corpo ponte misto in acciaio e prefabbricato in c.a. che, posto ortogonalmente, scavalca la palazzina storica dell’edificio industriale esistente. La piazza coperta, realizzata con strutture prefabbricate in legno lamellare, si raccorda gradualmente con il parco storico esistente anche grazie al giardino pensile in copertura. Le facciate presentano una “doppia pelle” in vetro e cotto a vista, tramite l’utilizzo di tavelle che, oltre a definire un’identità estetica, hanno funzione frangisole.

I pilastri e le travi del corpo a ponte sono in acciaio e i solai in cemento armato prefabbricato. Questa soluzione ha permesso di contenere la dimensione delle colonne portanti e di poter realizzare travi con lo stesso spessore dei solai. L’utilizzo di solai in cemento ci ha permesso di avere una resistenza al fuoco di 120’ senza l’utilizzo di ulteriori protezioni e di avere una maggiore rigidità delle strutture e quindi un maggior comfort in termini di vibrazioni e di acustica. Il corpo a ponte è caratterizzato da due grandi travi reticolari lunghe m 50 e alte m 9; ciascuna pesa circa 130 t e appoggia su cuscinetti basculanti che contrastano le forze indotte dagli sbalzi termici. Dal momento che le travi potevano introdurre degli sforzi di torsione, sono state accostate ad un solaio di tipo scatolare che li contrasta. Per gli impalcati del corpo ponte si è optato per una prefabbricazione completamente in acciaio che ha permesso di mantenere leggera la struttura stessa.

Project: arch. Mario Botta, arch. Gianfranco Marzorati

“Conservando la memoria dell’edificio di archeologia industriale, abbiamo recuperato un segno indelebile della storia dell’azienda e della città”

Mario Botta, Architetto

NON CANCELLARE

Mario Botta

Architetto

 

Mario Botta è un architetto e scultore svizzero il cui stile, molto influenzato da Le Corbusier, Carlo Scarpa e Louis Kahn, risulta caratterizzato da un notevole pragmatismo e dalla creazione di uno spazio architettonico forte e geometrico, spesso rivestito di mattoni in cotto edificati con un attento disegno del particolare architettonico. Sono caratteristici della sua architettura l’utilizzo del mattone e della pietra e gli edifici costituiti da volumi puri, tagliati e traforati da grandi spaccature.

La struttura che compone l’edificio e le facciate sono interamente prefabbricate. Per la climatizzazione si è realizzata una centrale a pompe di calore che utilizza l’acqua di falda permettendo di avere fluidi caldi e freddi sempre disponibili, insieme ad un’elevata efficienza energetica.

L’intero progetto è stato sviluppato e realizzato da Moretti Modular Contractor con un preciso planning ed un timing rigoroso, dando piena attuazione con l’edilizia industrializzata all’idea progettuale. Da non sottovalutare la difficoltà del contesto in cui si è operato, circondato da strade e da una linea metropolitana.

130 t

il peso di ciascuna delle due travi reticolari, lunghe 50 m e alte 9, m che caratterizzano il corpo a ponte

Altri progetti