ristorazione e cantina, come si cambia nel mondo post Covid-19

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.A WineNews la visione di quattro grandi architetti: Marco Casamonti, Valentina Moretti, Luca Zaniboni e Stefano Lambardi raccontano come cambia lo spazio della ristorazione e della cantina nel dopo Covid-19.

Dal mondo dell’immobiliare arrivano infatti le prime analisi sull’impatto che la pandemia di Covid-19 avrà sulle compravendite e sulle necessità degli italiani, che si trovano da settimane a vivere la propria casa, e quindi i propri spazi, in un modo del tutto nuovo. Da una parte la convivenza, dall’altra le necessità dello smart working, mettono a nudo tutti i limiti di decenni che hanno portato a prediligere centralità e piccoli spazi, a discapito dei sobborghi delle città e, soprattutto, delle campagne.

Un cambiamento della socialità, che passa per un vivere diverso degli spazi, che secondo Valentina Moretti, “non è necessariamente negativo. Veniamo da un periodo in cui eravamo tutti molto distratti, credo che ritorneremo a prestare maggiore attenzione a ciò che ci circonda, a ciò che diciamo, riattivando i cinque sensi. Torneremo ad osservare, a farci domande, ad ascoltare, ad apprezzare il silenzio ed ascoltare davvero le persone con cui parliamo. È una conseguenza positiva, e l’architettura, che ha lo scopo di accompagnare la vita dell’edificio e farlo vivere – pensiamo alle cantine ed ai percorsi di visita – e questo è un argomento interessante”.

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