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Strutture prefabbricate in cemento armato e legno: componenti e vantaggi

Nel panorama del settore edilizio in continua evoluzione, soprattutto per chi opera nel campo dei sistemi costruttivi industrializzati, la domanda di strutture prefabbricate in cemento armato e legno in grado di unire i vantaggi di materiali differenti è in continua ascesa.

Moretti Modular Contractor, con i suoi oltre 50 anni di esperienza, progetta e produce direttamente sistemi costruttivi prefabbricati realizzati con materiali differenti, integrati tra loro oltre che con vetro, pietra, acciaio, in grado di permettere una perfetta adattabilità al progetto architettonico e al contesto paesaggistico  e di offrire una straordinaria resa estetica oltre che una ottima vivibilità complessiva delle realizzazioni.

prefabbricati in cemento e legno

L’integrazione di sistemi in cemento armato e legno

Legno lamellare e cemento armato hanno prerogative completamente diverse e offrono diverse convenienze in termini di caratteristiche e comportamento strutturale. È diverso ad esempio il loro peso, la resistenza alla flessione, la reazione  di fronte a sbalzi di umidità e temperatura.

Il legno lamellare offre un’estrema versatilità progettuale, leggerezza e ingombri ridotti. Combinato con il cemento armato in un sistema costruttivo integrato da impiegarsi nelle strutture orizzontali e anche in quelle verticali o di tamponamento moltiplica la varietà di opzioni offerte al progettista, come ad esempio solai collaboranti che permettono l’ottimizzazione dei materiali anche per luci di dimensioni molto importanti. 

Il legno lamellare performa altresì molto bene in coperture di grandi luci abbinate a strutture in elevazione realizzate in prefabbricato. Questa soluzione permette di ottenere pesi ridotti in copertura e quindi un migliore comportamento anti-sismico.

Il legno lamellare infine, oltre a garantire comportamenti strutturali con temperature e livelli di umidità interna costanti particolarmente apprezzati in determinate tipologie di edifici, è in grado di aggiungere ad ogni progetto indiscutibili caratteristiche estetiche, di calore e naturalità che lo rendono materiale privilegiato per molti impieghi.

prefabbricati in cemento e legno - cem verbania

Solai collaboranti legno lamellare – cemento armato

Il sistema costruttivo in legno lamellare e cemento armato che viene maggiormente impiegato riguarda la realizzazione di solai.

La soluzione a solaio collaborante legno lamellare-cemento armato predisposta da Moretti è ottenuta combinando l’utilizzo di una serie di pannelli preassemblati in stabilimento posati in opera con la realizzazione di armatura e getto di una cappa di calcestruzzo armato all’estradosso di travi in legno, utilizzando l’assito interposto come cassero.

La collaborazione meccanica del calcestruzzo e del legno lamellare viene conseguita tramite specifici sistemi di connessione metallici che consentono la trasmissione degli sforzi di taglio tra legno lamellare e cemento armato. In questo modo la struttura orizzontale presenta specifiche prerogative:

  • in primo luogo si raggiungono elevati valori di resistenza e portata al metro quadrato;
  • secondariamente diventa possibile garantire notevoli prestazioni in termini di rigidezza della sezione composta;
  • in ultimo, ma non per questo meno importante, sistemi costruttivi integrati di questo tipo raggiungono un peso strutturale particolarmente limitato rispetto alle luci di calcolo richieste (ad esempio campate con luci di oltre 10 m) e rende  competitiva questa soluzione in ambienti di grande dimensione, quando è richiesta una struttura particolarmente snella e/o collocata in zone ad elevato rischio sismico.

Resilienza dei sistemi costruttivi integrati

Un sistema costruttivo integrato in cemento armato e legno, oltre alle prerogative che scaturiscono dal connubio tra materiali differenti, valorizza i pregi propri di ogni struttura prefabbricata. 

L’integrazione, infatti, garantisce – allo stesso modo dei sistemi costruttivi mono-materiale – la stessa razionalizzazione dei processi produttivi, il controllo di qualità e degli standard edilizi, il controllo digitale in fase di progettazione del sistema, la medesima riduzione dei tempi di realizzazione, lo smontaggio semplificato, la riduzione degli scarti e le possibilità di riciclaggio degli elementi a fine vita.

Quest’ultimo aspetto merita di essere esplorato e preso in considerazione.

Dalla progettazione alla costruzione, gestione e dismissione, gli edifici infatti devono essere pensati per un uso prolungato che vada oltre la destinazione d’uso iniziale, dimostrando un approccio olistico che considera la vita utile dell’edificio anche al di là delle necessità immediate. In fase di dismissione, l’edificio considerato come “banca di materiali” rappresenta un’ulteriore risorsa di considerevole valore, che supera il semplice onere della demolizione e smaltimento.

L’adozione di sistemi industrializzati garantisce tempi e costi certi, accelerando così la redditività degli investimenti. processi trasparenti e chiari e offrendo una visione più nitida e comprensibile delle fasi di produzione e implementazione. Allo stesso tempo, industrializzare significa altresì  integrare diversi materiali in un approccio “ibrido” per massimizzare le performance complessive delle costruzioni. 

Dall’applicazione di sistemi costruttivi industrializzati risulta evidente che:

  • Industrializzazione e digitalizzazione si sostengono a vicenda. Ad esempio, la diffusione del BIM può costituire un “facilitatore” della costruzione per assemblaggio di componenti, in relazione alla modalità di costruzione del progetto per elementi tridimensionali, alla diffusione delle librerie, ecc.
  • Allargando lo sguardo all’intero ciclo di vita, l’edilizia industrializzata è decisamente più “ESG compliant” di quella tradizionale, ad esempio sotto il profilo della sicurezza, del risparmio energetico, dell’efficienza dei materiali, della sua disassemblabilità, ecc.
  • Cresce la crucialità della fase di fine vita dell’edificio. Considerare la sua riconversione e disassemblabilità protegge il valore economico dell’investitore.

strutture prefabbricate in cemento e legno - prefabbricati cemento e legno

 

L’integrazione di sistemi in cemento armato e legno

Legno lamellare e cemento armato hanno prerogative completamente diverse e offrono diverse convenienze in termini di caratteristiche e comportamento strutturale. È diverso ad esempio il loro peso, la resistenza alla flessione, la reazione  di fronte a sbalzi di umidità e temperatura.

Il legno lamellare offre un’estrema versatilità progettuale, leggerezza e ingombri ridotti. Combinato con il cemento armato in un sistema costruttivo integrato da impiegarsi nelle strutture orizzontali e anche in quelle verticali o di tamponamento moltiplica la varietà di opzioni offerte al progettista, come ad esempio solai collaboranti che permettono l’ottimizzazione dei materiali anche per luci di dimensioni molto importanti. 

Il legno lamellare performa altresì molto bene in coperture di grandi luci abbinate a strutture in elevazione realizzate in prefabbricato. Questa soluzione permette di ottenere pesi ridotti in copertura e quindi un migliore comportamento anti-sismico.

Il legno lamellare infine, oltre a garantire comportamenti strutturali con temperature e livelli di umidità interna costanti particolarmente apprezzati in determinate tipologie di edifici, è in grado di aggiungere ad ogni progetto indiscutibili caratteristiche estetiche, di calore e naturalità che lo rendono materiale privilegiato per molti impieghi.

prefabbricati in cemento e legno - cem verbania

Solai collaboranti legno lamellare – cemento armato

Il sistema costruttivo in legno lamellare e cemento armato che viene maggiormente impiegato riguarda la realizzazione di solai.

La soluzione a solaio collaborante legno lamellare-cemento armato predisposta da Moretti è ottenuta combinando l’utilizzo di una serie di pannelli preassemblati in stabilimento posati in opera con la realizzazione di armatura e getto di una cappa di calcestruzzo armato all’estradosso di travi in legno, utilizzando l’assito interposto come cassero.

La collaborazione meccanica del calcestruzzo e del legno lamellare viene conseguita tramite specifici sistemi di connessione metallici che consentono la trasmissione degli sforzi di taglio tra legno lamellare e cemento armato. In questo modo la struttura orizzontale presenta specifiche prerogative:

  • in primo luogo si raggiungono elevati valori di resistenza e portata al metro quadrato;
  • secondariamente diventa possibile garantire notevoli prestazioni in termini di rigidezza della sezione composta;
  • in ultimo, ma non per questo meno importante, sistemi costruttivi integrati di questo tipo raggiungono un peso strutturale particolarmente limitato rispetto alle luci di calcolo richieste (ad esempio campate con luci di oltre 10 m) e rende  competitiva questa soluzione in ambienti di grande dimensione, quando è richiesta una struttura particolarmente snella e/o collocata in zone ad elevato rischio sismico.

Resilienza dei sistemi costruttivi integrati

Un sistema costruttivo integrato in cemento armato e legno, oltre alle prerogative che scaturiscono dal connubio tra materiali differenti, valorizza i pregi propri di ogni struttura prefabbricata. 

L’integrazione, infatti, garantisce – allo stesso modo dei sistemi costruttivi mono-materiale – la stessa razionalizzazione dei processi produttivi, il controllo di qualità e degli standard edilizi, il controllo digitale in fase di progettazione del sistema, la medesima riduzione dei tempi di realizzazione, lo smontaggio semplificato, la riduzione degli scarti e le possibilità di riciclaggio degli elementi a fine vita.

Quest’ultimo aspetto merita di essere esplorato e preso in considerazione.

Dalla progettazione alla costruzione, gestione e dismissione, gli edifici infatti devono essere pensati per un uso prolungato che vada oltre la destinazione d’uso iniziale, dimostrando un approccio olistico che considera la vita utile dell’edificio anche al di là delle necessità immediate. In fase di dismissione, l’edificio considerato come “banca di materiali” rappresenta un’ulteriore risorsa di considerevole valore, che supera il semplice onere della demolizione e smaltimento.

L’adozione di sistemi industrializzati garantisce tempi e costi certi, accelerando così la redditività degli investimenti. processi trasparenti e chiari e offrendo una visione più nitida e comprensibile delle fasi di produzione e implementazione. Allo stesso tempo, industrializzare significa altresì  integrare diversi materiali in un approccio “ibrido” per massimizzare le performance complessive delle costruzioni. 

Dall’applicazione di sistemi costruttivi industrializzati risulta evidente che:

  • Industrializzazione e digitalizzazione si sostengono a vicenda. Ad esempio, la diffusione del BIM può costituire un “facilitatore” della costruzione per assemblaggio di componenti, in relazione alla modalità di costruzione del progetto per elementi tridimensionali, alla diffusione delle librerie, ecc.
  • Allargando lo sguardo all’intero ciclo di vita, l’edilizia industrializzata è decisamente più “ESG compliant” di quella tradizionale, ad esempio sotto il profilo della sicurezza, del risparmio energetico, dell’efficienza dei materiali, della sua disassemblabilità, ecc.
  • Cresce la crucialità della fase di fine vita dell’edificio. Considerare la sua riconversione e disassemblabilità protegge il valore economico dell’investitore.

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