Vinitaly, “la rivoluzione della tradizione”
“Costruire cantine rappresenta per molti aspetti una sintesi delle mie due passioni: il costruire, perché nasco costruttore nel 1968 e mi sento ancora tale, e il vino, che inizio a produrre dieci anni dopo con la mia prima azienda agricola, Bellavista. E proprio in Bellavista ho iniziato a sperimentare l’impiego della prefabbricazione in cemento armato per i tunnel e la sala pupitre. Da allora sono oltre 350 le cantine che Moretti SpA ha realizzato in tutta Italia, sempre con l’obiettivo della qualità”.
Con queste parole Vittorio Moretti ha introdotto ieri al Vinitaly la tavola rotonda dal titolo “La cantina: architettura di sintesi tra vino e territorio”, promossa da Moretti SpA con la partecipazione degli enologi Mattia Vezzola e Riccardo Cotarella (presidente Assoenologi), gli architetti Fiorenzo Valbonesi e Smiljan Radic e la direttrice del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi Magda Antonioli.